Ceci n’est pas une/mon autobiographie
Che cos’è un’autobiografia? Quali sono le traiettorie che consentono di attraversare – nel tempo scenico di un dispositivo - una produzione artistica ventennale? Quali i dati reali, quali le finzioni. Cosa c’è di vero e cosa viene falsato dalla memoria e dalla condizione performativa. Tra performance e auto-documentario, l’unico dato reale rimane il corpo dell’artista, ostinatamente in scena, unico generatore di un proprio vocabolario, di ogni immaginario. Deposito organico. Così Giovanna Velardi, rispondendo alla provocazione di Roberta Nicolai, espone sé e la propria storia artistica in frammenti di costrutti coreografici che nel flusso di una nuova narrazione mancano e falsano i propri significati. Un tunnel nel privato, nel sotterraneo della memoria autoriale.
BIO
Coreografa ed interprete siciliana, all'età di 14 anni viene premiata al concorso internazionale Città di Catania. E' diplomata all'Accademia Nazionale di Danza a Roma. Dalla fine degli anni 90 lavora in Francia ed in Italia, collabora con alcuni coreografi della "nouvelle danse" tra cui Geneviève Sorin. Sviluppa la sua tendenza a lavorare sull'improvvisazione ed esplora le qualità pulsionali del movimento. Nel 2000 crea la sua compagnia a Marsiglia. In Francia collabora come coreografa e danzatrice con il regista video Dominik Barbier sul progetto multimediale " Hamlet Machine " su cui aveva iniziato a lavorare Heiner Muller prima della sua morte. E' invitata al Centre Choregraphique National D'Orlans da Josef Nadj come artista ospite in residenza, presenta al Festival "Traverses" Cortocircuito nel 2004. Partecipa a diversi festival in francia ed in italia sostenuta dalla Regione PACA e dalla Ville de Marseille. Rientra in Italia dove tutt'oggi vive e crea con la sua compagnia sostenuta dal Mibac e dalla Regione Sicilia. E' direttrice artistica di PinDoc. Nel 2009 riceve l'incarico come commissario consultivo tecnico esperto del Mibac settore danza. Dal 2011 al 2014 coreografa alcune produzioni per la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, mette in scena Histoire du Soldat di I. Stravinsky con il Conservatorio Musicale Bellini di Palermo per il festival Suona Francese. Affianca come coreografa alcuni registi tra cui Vincenzo Pirrotta nella messa in scena della Carmen di Bizet al Teatro Massimo Bellini di Catania. E' coreografa invitata all'Accademia Nazionale di Danza a Roma nel 2012 e nel 2017 (progetto Resid'And). Lavora come coreografa con il regista, drammaturgo, attore Fausto Paravidino. Giovanna Velardi con la sua compagnia è stata Artista Associata a Scenario Pubblico, Centro di Produzione Nazionale per la danza diretto da Roberto Zappalà. E' docente al Modem (scuola di perfezionamento per danzatori professionisti presso la compagnia Zappalà Danza). Nel 2018 crea le coreografie del progetto In-Side-Out al teatro Massimo di Palermo per il corpo di ballo della Fondazione lirico sinfonica. Insegna nello stesso anno alla Scuola di Arti e Mestieri del teatro Biondo diretta da Emma Dante. Nel 2020 Nel 2020 è chiamata come docente di danza al corso di laurea in DAMS " discipline delle arti, della musica e dello spettacolo" curriculum " recitazione e professioni della scena " università di Palermo e teatro Biondo stabile di Palermo .Giovanna Velardi attraverso la sua ricerca sviluppa un metodo di movimento " il cuore articolare " per danzatori e attori.
CREDITI
di e con GIOVANNA VELARDI
collaborazione registica e drammaturgica ROBERTA NICOLAI
sound designer ANGELO SICURELLA
progetto concepito all’interno di OSCILLAZIONI/TEATRI DI VETRO 2023
produzione Pindoc
coproduzione TRIANGOLO SCALENO TEATRO/TEATRI DI VETRO
con il sostegno di Mic e REGIONE SICILIANA
CREDITI
di e con GIOVANNA VELARDI
collaborazione registica e drammaturgica ROBERTA NICOLAI
sound designer ANGELO SICURELLA
progetto concepito all’interno di OSCILLAZIONI/TEATRI DI VETRO 2023
produzione Pindoc
coproduzione TRIANGOLO SCALENO TEATRO/TEATRI DI VETRO
con il sostegno di Mic e REGIONE SICILIANA
Ceci n’est pas une/mon autobiographie
Che cos’è un’autobiografia? Quali sono le traiettorie che consentono di attraversare – nel tempo scenico di un dispositivo - una produzione artistica ventennale? Quali i dati reali, quali le finzioni. Cosa c’è di vero e cosa viene falsato dalla memoria e dalla condizione performativa. Tra performance e auto-documentario, l’unico dato reale rimane il corpo dell’artista, ostinatamente in scena, unico generatore di un proprio vocabolario, di ogni immaginario. Deposito organico. Così Giovanna Velardi, rispondendo alla provocazione di Roberta Nicolai, espone sé e la propria storia artistica in frammenti di costrutti coreografici che nel flusso di una nuova narrazione mancano e falsano i propri significati. Un tunnel nel privato, nel sotterraneo della memoria autoriale.
BIO
Coreografa ed interprete siciliana, all'età di 14 anni viene premiata al concorso internazionale Città di Catania. E' diplomata all'Accademia Nazionale di Danza a Roma. Dalla fine degli anni 90 lavora in Francia ed in Italia, collabora con alcuni coreografi della "nouvelle danse" tra cui Geneviève Sorin. Sviluppa la sua tendenza a lavorare sull'improvvisazione ed esplora le qualità pulsionali del movimento. Nel 2000 crea la sua compagnia a Marsiglia. In Francia collabora come coreografa e danzatrice con il regista video Dominik Barbier sul progetto multimediale " Hamlet Machine " su cui aveva iniziato a lavorare Heiner Muller prima della sua morte. E' invitata al Centre Choregraphique National D'Orlans da Josef Nadj come artista ospite in residenza, presenta al Festival "Traverses" Cortocircuito nel 2004. Partecipa a diversi festival in francia ed in italia sostenuta dalla Regione PACA e dalla Ville de Marseille. Rientra in Italia dove tutt'oggi vive e crea con la sua compagnia sostenuta dal Mibac e dalla Regione Sicilia. E' direttrice artistica di PinDoc. Nel 2009 riceve l'incarico come commissario consultivo tecnico esperto del Mibac settore danza. Dal 2011 al 2014 coreografa alcune produzioni per la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, mette in scena Histoire du Soldat di I. Stravinsky con il Conservatorio Musicale Bellini di Palermo per il festival Suona Francese. Affianca come coreografa alcuni registi tra cui Vincenzo Pirrotta nella messa in scena della Carmen di Bizet al Teatro Massimo Bellini di Catania. E' coreografa invitata all'Accademia Nazionale di Danza a Roma nel 2012 e nel 2017 (progetto Resid'And). Lavora come coreografa con il regista, drammaturgo, attore Fausto Paravidino. Giovanna Velardi con la sua compagnia è stata Artista Associata a Scenario Pubblico, Centro di Produzione Nazionale per la danza diretto da Roberto Zappalà. E' docente al Modem (scuola di perfezionamento per danzatori professionisti presso la compagnia Zappalà Danza). Nel 2018 crea le coreografie del progetto In-Side-Out al teatro Massimo di Palermo per il corpo di ballo della Fondazione lirico sinfonica. Insegna nello stesso anno alla Scuola di Arti e Mestieri del teatro Biondo diretta da Emma Dante. Nel 2020 Nel 2020 è chiamata come docente di danza al corso di laurea in DAMS " discipline delle arti, della musica e dello spettacolo" curriculum " recitazione e professioni della scena " università di Palermo e teatro Biondo stabile di Palermo .Giovanna Velardi attraverso la sua ricerca sviluppa un metodo di movimento " il cuore articolare " per danzatori e attori.