Il Consorzio Industriale del Lazio a Tor Tre Ponti si misura con il Museo Contemporaneo MADXI, e nei cinquemila metri quadrati di spazi comuni si snoda una collezione
d’arte contemporanea della “scuola pontina”. La struttura si offre ampia, espansa, articolata nel verde, dotata al suo interno di vere “piazze d’armi”, d’invito alla performance, così come di ambienti più raccolti, e anche di un teatro-auditorium; è un luogo-non luogo, vuoto e pieno allo stesso tempo, isolato ma predisposto ad accogliere performance, concerti e un’ampia serie di eventi dentro-fuori; ogni spazio pervaso dal fremito d’intuizioni a venire. La scelta di essere o divenire oggi “museo” del contemporaneo risulta, comunque, determinante se non anche vincolante nella ridefinizione di un punto nuovo di partenza. Coralità, pluralismo, ma, anche, dialettica e dissonanza; armonia-disarmonia, proprio come accade in quelle che sono da oggi le prime scelte museali, e come di fatto accade nel corso di ogni vita e nel massimo rispetto del principio stesso dell’arte contemporanea l’identità di arte e vita promossa e diffusa da Marcel Duchamp. Scelte programmatiche e casuali al tempo stesso che sembrano voler accentuare, anzi esasperare, la molteplicità degli interventi di un contemporaneo declinato in totale libertà all’interno del rutilante e composito parterre pontino.
MADXI MUSEO CONTEMPORANEO
Consorzio Industriale del Lazio LATINA
Via Carrara 12/a Tor Tre Ponti
Tel. 393 3242424
www.madarte.it
eventi@madarte.it
MADXI MUSEO CONTEMPORANEO
Consorzio Industriale del Lazio LATINA
Via Carrara 12/a Tor Tre Ponti
Tel. 393 3242424
www.madarte.it
eventi@madarte.it
Il Consorzio Industriale del Lazio a Tor Tre Ponti si misura con il Museo Contemporaneo MADXI, e nei cinquemila metri quadrati di spazi comuni si snoda una collezione
d’arte contemporanea della “scuola pontina”. La struttura si offre ampia, espansa, articolata nel verde, dotata al suo interno di vere “piazze d’armi”, d’invito alla performance, così come di ambienti più raccolti, e anche di un teatro-auditorium; è un luogo-non luogo, vuoto e pieno allo stesso tempo, isolato ma predisposto ad accogliere performance, concerti e un’ampia serie di eventi dentro-fuori; ogni spazio pervaso dal fremito d’intuizioni a venire. La scelta di essere o divenire oggi “museo” del contemporaneo risulta, comunque, determinante se non anche vincolante nella ridefinizione di un punto nuovo di partenza. Coralità, pluralismo, ma, anche, dialettica e dissonanza; armonia-disarmonia, proprio come accade in quelle che sono da oggi le prime scelte museali, e come di fatto accade nel corso di ogni vita e nel massimo rispetto del principio stesso dell’arte contemporanea l’identità di arte e vita promossa e diffusa da Marcel Duchamp. Scelte programmatiche e casuali al tempo stesso che sembrano voler accentuare, anzi esasperare, la molteplicità degli interventi di un contemporaneo declinato in totale libertà all’interno del rutilante e composito parterre pontino.